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info@raffaellogalleria.com

Ufficio Stampa

Marianna La Barbera

marigiornalista@gmail.com

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IMPACT

Il Centro d'arte Raffaello, diretto da Sabrina Di Gesaro, accoglie la primavera con la mostra personale dell'artista romano Matteo Must dal titolo “Impact”, a cura di Gaetana Vigilia, che sarà inaugurata giovedì 13 aprile, ore 18:00, nella sede di via Notarbartolo 9/e a Palermo. Il titolo della mostra, va inteso come effetto, suggestione, impatto emotivo sull’osservatore: un fluido magnetico di linee e colori in cui il segno si libera da ogni legaggio, si ribella ad ogni dettame che rischia di imbrigliarlo. La sua pittura é un fluttuare di linee e forme e, come un movimento libero, sembra richiamare l’armonia di una composizione musicale, con tutto il suo potere estraniante, sulla scia di un coinvolgimento emotivo senza alcun richiamo alla realtà. Il giovane artista presenta un ciclo di opere dedicate ai due principali temi della sua espressione artistica ispirati alla scenografia: gli astratti e le vele. Nella sua giovane carriera Matteo Must ha collaborato con diversi scenografi; le sue opere sono protagoniste vivaci, capaci di vestire una parete, di renderla completa nell’assoluta mancanza di oggetti di arredo o di complementi grazie alla loro vocazione scenografica. L’esito finale è, pertanto, esteticamente percepibile in una composizione che rimanda alla musica, ad un linguaggio astratto che non ho bisogno di forme e di contenuti realistici per rintracciare un significato. La sua arte è autonoma, libera, forte; si autodetermina nel suo gesto creativo, si alimenta di emozioni e pensieri, fagocitando ogni velleità rappresentativa.Le sue tele astratte e le sue iconiche vele mosse dal vento sono pensate e create per bastare a loro stesse e hanno quella capacità di conferire a tutto lo spazio, che le ospita, una connotazione di contemporaneità non convenzionale, autentici capolavori di originalità e prestigio.

Le opere di Matteo Must sono tele di grande formato – commenta la curatrice Gaetana Vigilia - le sue pitture vengono realizzate con tecnica ad acrilico su tela, la capacità di rappresentazione di tali opere, rende la visione delle stesse in modo dinamico, trovando collocazione in diverse composizioni modulari come dittico o trittico, in cui l'orientamento trova un modo libero e interpretativo per il collezionista che ne desidera la collocazione all’interno del suo ambiente. Queste soluzioni trovano la possibilità di molteplici scelte. Matteo Must è un pittore, ma soprattutto uno scenografo, un artista che è abituato a pensare le sue pitture in grandi formati, all'interno di spazi in cui la sua espressione assume un ruolo da protagonista. Le sue opere trasmettono un gusto dal “Colore Astratto-Informale” che cerca di tentare l’osservatore attraverso la sua visione, svelando, in un non facile presente, anche il nostro indefinito desiderio di un più fluido e colorato sentire. Le sue opere, non arricchiscono l'ambiente ma diventano parte di esso; dove il colore diviene, protagonista principale intorno a cui si costruisce una composizione del tutto soggettiva. Nell’esposizione pittorica delle opere di Must, viene presentata una gestione del colore di poche tinte dominanti, ma soprattutto vengono accostate cromaticamente, in modo magistrale e contrastante, proprio per conferire un effetto di grande “impatto visivo”. L'artista – conclude la curatrice - non ha sicuramente paura di osare e realizza delle vere e proprie opere scenografiche dai colori dominanti e da una semantica che regala atmosfere ad ambienti che andranno ad accoglierle.”

Matteo Must, pittore e scenografo romano di origine siciliana – commenta il direttore artistico Sabrina Di Gesaro - è un artista abituato a pensare le sue opere quali protagoniste assolute, soggetti autonomi pensati come scenari che sfidano, con audace sfrontatezza, ogni conformismo. Nelle opere in mostra, il colore è trattato con una ricca declinazione cromatica; il suo è un espressionismo astratto in cui le tinte sono dominanti, vivide, accostate audacemente con un esito estetico efficace e contrastante, espediente indispensabile per un effetto sensoriale coinvolgente. Con grande personalità, l’artista crea vere e proprie finestre che spalancano inediti orizzonti e regalano inaspettate suggestioni. L’arte di Must è coraggiosa, forte, istintiva. La sua pennellata è un tocco impetuoso che usa i colori piegandoli alle emozioni; attraverso l’esplorazione delle sue sensazioni crea un movimento di linee e colori che restituisce la narrazione più intima dell’artista. Le sue vele, vessillo di un animo inquieto, riconoscibili immediatamente per il pathos vibrante che agita il mare e il cielo, sono lo specchio di un turbinio di emozioni che assedia l’artista. Quelle vele agitate dal vento, con le onde che si susseguono, sono un inno alla libertà, aspirazione ultima del giovane artista che non ama confrontarsi limitandosi a regole accademiche ma vive l’arte in modo spontaneo e indipendente. Matteo Must è l’esatto opposto delle rigide regole – conclude il direttore artistico – é libertà, é aspirazione, tensione verso un assoluto che lo attrae e che desidera rappresentare con la massima ricchezza espressiva. Sulla cifra stilistica la libertà. La sua tela è un universo sconfinato nel quale muoversi e in cui lo spettatore ha la possibilità di rintracciare la sua realtà interiore. Le serie precedenti, dedicate ai quattro elementi che costituiscono l’universo, adesso evolvono verso un concetto di libertà stilistica la cui unica prerogativa è rimanere fedele a se stesso.”

Un dialogo che è un confronto, una chiave di lettura, giovane e contemporanea a cui l'artista si presta, dopo un percorso di ricerca e sperimentazione. La mostra sarà allietata dalla presenza di Dj set Federico Pedone con un sottofondo d'accompagnamento Deep House e Organic House. La mostra sarà disponibile anche nella piattaforma web raffaellogalleria.com. nella sezione dedicata “Mostra in corso”. L'esposizione sarà fruibile sino al 06 maggio 2023 da lunedì a sabato, dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 16:30 alle 19:30. Domenica, lunedì mattina e festivi chiusi.

 

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