DESCRIZIONE Le cavallette si posano sugli steli mossi dal vento di un ricco cespuglio di fiori, e anche qui tornano i modi più pertinenti alla figurazione orientale. L’organizzazione di uno spazio affollato, dove il colore tende a disporsi sul piano senza forzare le corposità. Libero insomma dal problema di definire insieme le cromie e i volumi, la piena tridimensionalità delle piante. Nonostante quest’uso disinvolto del colore, Walasse Ting non rinuncia al segno, e ciascuna forma è identificabile attraverso tratti veloci e decisi. Lo spazio risulta carico di elementi, le campiture di colore tendono a disporsi sul piano senza forzare le corposità.
Libero da schemi che definiscono cromie e volumi, annullando cosi la tridimensionalità del soggetto raffigurato. Nonostante quest’uso disinvolto del colore, Walasse Ting non rinuncia al segno. Il risultato è sempre unitario, e la serigrafia svolge le omogenee battute in un armonico intreccio.
L'opera è del1987.
Serigrafia 39x50 cm, stampa a 14 battute, carta Magnani 61X77,5 cm, tiratura 200 copie e 18 artist’s proofs, numerate da 1 a 18 A.P. Stampa: Vigna Antoniniana Stamperia d’arte – Roma.
Opera pubblicata sul catalogo “Walasse Ting”, a cura di Renato Cardi e Luca Mereghetti, edito da “Maestri incisori s.r.l.”, distribuito da “Plumelia”, 1989.