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Gli inizi
Croce Taravella, nato a Polizzi Generosa, nel 1964, è un pittore e scultore italiano. Consegue il diploma accademico presso l'Accademia di belle arti di Palermo e proprio da lì prende il via la sua carriera artistica. Intorno al 1982 e il 1985 conosce, a Napoli, Lucio Amelio che lo introdusse nell'ambiente artistico della città, conoscendo artisti di grande rilievo come Joseph Beuys, Andy Warhol, Robert Rauschenberg e Nino Longobardi, e da lì ha la possibilità di entrare in contatto con alcuni membri della Transavanguardia. Inizia elaborando uno stile di pittura sperimentale, utilizzando materiali di vario genere come cemento, colori ad olio e resine, dedicandosi contemporaneamente al disegno, all'incisione e alle installazioni.
Le prime esposizioni
Attiva è la sua partecipazione a varie mostre collettive come “Necrofilia", a cura di Francesca Alfano Miglietti e Gaetano La Rosa e "Nuove Tendenze in Italia", insieme agli artisti Fathi Hassan, Maurizio Cattelan, Marco Lavagetto, Roberto Orlandi e Milton Principessa, curata da Edoardo Di Mauro; sempre durante la fine degli anni ‘80 presenta la sua prima personale, dal titolo "Santi Martiri", alla Galleria Neon di Bologna curata da Gaetano La Rosa. Nel 1990, a Palermo, fonda l'associazione culturale “Arte Moderna e Contemporanea” che organizzava mostre di artisti da Jannis Kounellis a Joseph Beuys. In quella sede fonda un'altra l'associazione denominata “Mondo Tondo" che coinvolgeva artisti europei interessati alla performance e alle installazioni in Sicilia.
Gli anni della sperimentazione
A seguire si può assistere a una fase sperimentale dell’opera di Taravella, che lo conduce alle installazioni di Land Art con cemento, ferro, legno e rottami intrisi di colore, impastati con stracci che, alla fine, rappresentano scenari naturali plastici, poi realizzati tra le montagne dell'entroterra siciliano, come a Mazzarino, a Nicosia e addirittura in Cina. A Berlino, vincendo una borsa di studio, in occasione di una edizione de "Il Genio di Palermo” ha la possibilità di esporre al Kunsthaus Tacheles con la mostra “Beton”, composta da sculture a dimensione umana che si rifanno idealmente alle catacombe dei Cappuccini di Palermo.
L'affermazione della sua nota stilistica
Tornato da Berlino, colpito dal legame con la realtà metropolitana tedesca, realizza il "Ciclo delle città", creando in tal modo una nuova pittura basata sul miscuglio di varie tecniche con un connubio tra grafica, incisione e pittura, utilizzando talvolta anche la manipolazione di immagini fotografiche, mostrando architetture urbane in continuo sviluppo. Nel 2004 espone la sua antologica al Museo Guttuso di Bagheria, curata da Eva Di Stefano, presentando l'installazione "Il grande guerriero", collocato nella stanza dello scirocco di Villa Cattolica. Dieci anni dopo, la Fondazione Sant'Elia di Palermo, organizza una retrospettiva nel Palazzo Sant'Elia, curata da Lea Mattarella con sessanta opere dal 2008 al 2014, dedicate agli scenari delle città, metropoli e luoghi vissuti dall'artista. Nel 2018 il Polo Museale regionale d’Arte Moderna e Contemporanea (Palazzo Belmonte Riso ) di Palermo gli organizza una personale dedicata ai “Cronotipi” con l'omonimo catalogo.
Gli inizi
Croce Taravella, nato a Polizzi Generosa, nel 1964, è un pittore e scultore italiano. Consegue il diploma accademico presso l'Accademia di belle arti di Palermo e proprio da lì prende il via la sua carriera artistica. Intorno al 1982 e il 1985 conosce, a Napoli, Lucio Amelio che lo introdusse nell'ambiente artistico della città, conoscendo artisti di grande rilievo come Joseph Beuys, Andy Warhol, Robert Rauschenberg e Nino Longobardi, e da lì...