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Dario Schelfi nasce a Palermo nel 1965. La passione per l'arte non nasce ad un tratto, ma prosegue parallelamente ai suoi studi di giurisprudenza. Inizia così una brillante carriera di avvocato riservando solo per sè la propria passione artistica vissuta, per molti anni, come un momento intimo da custodire segretamente. Con il tempo il piacere si trasforma in necessità e nel desiderio di confrontarsi con un pubblico. Di carattere piuttosto espansivo ed estroverso, Schelfi vive attualmente a Palermo, dividendosi tra il suo lavoro ed il raccoglimento nel suo studio caratterizzato da una feconda vena pittorica in continua metamorfosi.
Schelfi non frequenta accademie o corsi di pittura ma da sempre avverte una particolare attrazione per l'arte in genere ed in particolare per la pittura. La sua avventura nel mondo dell'arte nasce grazie ad un amico che, notando le sue grandi capacità, lo stimola a dipingere su tela. Inizia così il suo approccio alla pittura e nel 2021 espone nella Galleria Margutta (Roma). Ogni momento libero per Schelfi diventa un ottima occasione per immergersi totalmente nel proprio mondo, solo con la sua tela e la natura che si trova di fronte. Ed è proprio nel paesaggio siciliano che Schelfi riesce a confrontarsi con un mondo ricco di stimoli infiniti che riproduce su tela, dove nulla è dato al caso e dove spessi grumi di colore ridistribuiscono ordine nel caos degli eventi.
L’artista ci conduce davanti a una panoramica dove colori caldi e colori freddi si compenetrano, dove prevalgono idilliache sfumature di giallo e azzurro, e dove il filo conduttore è il rosso, come una fiamma perpetua della passione, una scintilla itinerante della vita e dell’amore. Con la sua pittura Schelfi riesce a tirare fuori sia le emozioni belle che quelle brutte, riesce ad esprimersi in modo totalmente libero. Le sue tele, infatti, nutrono una forte carica cromatica e materica, proteso alla ricerca costante di nuovi spunti e sollecitazioni visive attraverso la sua pennellata "stracciata", intensa, materica che lo porta all'astratto.
Emergono i segni essenziali di una matura astrazione, piena di memorie, riflessi, ritmi, che entrano in piena sinergia solo coi colori e la luce, unici protagonisti dell'opera che vanno ad identificare la personalità dell'autore.
Dario Schelfi si distingue dai classici pittori. Nelle sue opere usa la resina, cartoni, sacchetti di plastica, stoffa e stracci mettendoci la propria anima; si creano così nuovi mondi con sfondi potenti e lavorati, non tralascia la sua "firma" cromatica anzi la enfatizza con rinnovato vigore attraverso l'action painting. Per le sue tele predilige un formato grande che gli consente di spaziare, lui ha bisogno di spazi. Il suo atto creativo avviene nel momento in cui ne sente il bisogno, dipinge quando avverte la necessità, non è mai un qualcosa di progettato, nella tela butta istinto e colori. Schelfi non è un pittore descrittivo, ma un pittore istintivo. Scherza molto con la sua pittura e gli piace giocare con essa, come con il quadro "Fiori Pazzi" o la serie dei "Monocromo". Lo spettatore nei suoi quadri deve percepire lo stato d'animo dell'artista, poiché un suo quadro non serve ad abbellire la casa ma è qualcosa di emozionale.
Dario Schelfi nasce a Palermo nel 1965. La passione per l'arte non nasce ad un tratto, ma prosegue parallelamente ai suoi studi di giurisprudenza. Inizia così una brillante carriera di avvocato riservando solo per sè la propria passione artistica vissuta, per molti anni, come un momento intimo da custodire segretamente. Con il tempo il piacere si trasforma in necessità e nel desiderio di confrontarsi con un pubblico. Di carattere piuttosto espansivo ed estroverso,...