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Evanescence
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L 16:30-19:30 | M/M/G/V/S 10-13:00 – 16:30-19:30 | D e festivi chiuso

via Notarbartolo 9/e

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Ufficio Stampa

Marianna La Barbera

marigiornalista@gmail.com

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Evanescence

Il Centro d'arte Raffaello, diretto da Sabrina Di Gesaro, è lieto di ospitare la personale dell'artista internazionale Evita Andújar dal titolo “Evanescence” a cura di Lietta Valvo Grimaldi, che sarà inaugurata sabato 11 marzo, ore 18:00 negli spazi espositivi di via Notarbartolo 9/e a Palermo. Evita si descrive come “una ragazzina con le scarpe nuove e l’anima in overdose”. Il suo approccio con l'arte esce in modo istintivo e naturale. Si lascia ispirare dalla donna e dal suo stesso riflesso nello specchio facendo grande attenzione a ogni piccola sfumatura. La sua ricerca nasce come una riflessione sull’invasione dei social nel nostro modo di essere e comportarci. Infatti, l’apparire ha preso il sopravvento sull’essere nella ricerca di un'effimera notorietà attraverso i selfie. L’artista si appropria di questi selfie e li modifica, cancellando la loro individualità e cercando di andare oltre. L'evento si arricchisce con l'esibizione di Yaya Visconti cantante, musicista e dj/producer, nata a Palermo ma ormai di adozione Ibicenca. Yaya canta passando indistintamente dal jazz all’elettronica e, con il suo sapiente uso della tecnologia, sia come dj che come producer, veste la scena elettronica di abiti e atmosfere etniche e deep tech creando una dimensioni concert/club sempre nuova ed emozionante.

La mostra Evanescence – osserva il direttore artistico Sabrina Di Gesaro - è una conferma del successo riscosso dall’artista andalusa Evita Andújar, alla sua seconda personale a Palermo presso il Centro D’arte Raffaello. L’artista, di fama internazionale, è stata accolta dal pubblico con grande entusiasmo riscuotendo consensi e approvazione sia come artista sia come donna. Ricca di carisma e talento, per me e per la mia galleria, costituisce motivo di grande orgoglio ospitarla, le sue opere sono presenti nelle collezioni più prestigiose e contese dalle gallerie d’Europa. Evita Andújar sa coniugare il suo impegno artistico, orientato alla valorizzazione della donna, alla sua osservazione, scrutando nei sentimenti e scandagliando le emozioni con una capacità analitica che rivela la forte sensibilità. Estremamente attuale nei contenuti affrontati, racconta la donna in maniera delicata e intima. Un rimando allo specchio che traduce lo sdoppiamento tra pubblico e privato, tra il noi e l’altro, il dissidio tra un’immagine artefatta e costruita e la nostra nudità interiore. La mostra si rivela un’esplorazione di sé, delle donne e del loro mondo. Attrici protagoniste di un palcoscenico virtuale e spettatrici inerti della propria vita, i suoi dipinti fermano immagini cristallizzare come come “frame” di un universo caleidoscopico. Un viaggio – conclude il direttore artistico - ricco di spunti per una visione autentica delle variegate sfaccettature, delle note dissonanti che compongono l’animo femminile.”

Qual è l’essenza della femminilità oggi? Potremmo partire da questa semplice domanda – commenta la curatrice Lietta Valvo Grimaldi - per descrivere le opere di Evita Andújar, artista poliedrica, creativa, capace di cogliere l’eterno femminino e trasferirlo sulla tela in maniera assolutamente innovativa. La pittura acrilica, come Evita stessa racconta, è la tecnica che predilige proprio perché asciugando presto pretende velocità e immediatezza, come immediato e veloce è lo sguardo con cui vengono colte queste figure femminili. “Sono un’artista figurativa perché la figura appartiene al mio background di accademia” è con queste parole che Evita descrive il suo approccio alla rappresentazione della donna percepita in tutta la sua concretezza di essere umano di carne e sentimenti. Ma, a ben guardare, si ha la sensazione che queste donne siano una finestra spalancata sulla rappresentazione della femminilità oggi in bilico tra figurazione ed astrazione, concrete e al tempo stesso evanescenti, lontane da qualsiasi cliché tradizionale. Provate voi ad essere donne oggi in una società in cui l’essere multitasking è dato per scontato senza né sconti né eccezioni di sorta. Ecco, allora, queste donne venire colte in gesti e atteggiamenti quasi di routine: una è rappresentata mentre si appoggia ad un davanzale di finestra guardando il mondo esterno come metafora del mondo interno, un’altra ancora si siede con una gamba piegata su una poltrona per ritrovare se stessa lontano dallo stress della vita quotidiana. Il tema del doppio, anche questo come metafora dell’esistenza, spinge a chiedersi dove sia la vera donna, viene spontaneo chiedersi se l’idea di femminilità è nella concretezza voluttuosa della forma o nel suo riflesso che appare immediatamente alle spalle. Ci piace non dare una risposta a questa domanda ma lasciarla alla libera interpretazione di ciascuno secondo la propria sensibilità. Del resto che cos’è la vita se non una percezione soggettiva di fatti ed eventi ? Queste ragazze – conclude Lietta Valvo Grimaldi - sono tutte molto concrete e molto belle, sono raccontate a 360 gradi nella loro essenza che non è mai puro esercizio retorico. I sentimenti che traspaiono sono intensi e vari, Evita racconta che all’inizio di ogni opera è tutto caos poi gradualmente, man mano che la pittura asciuga, tutto prende magicamente il posto che deve avere trova cioè un senso e un perché, come Evita bisogna solo essere disponibili e aperti con cuore e mente.”

Inoltre la serata d'inaugurazione sarà allietata dalla collaborazione con l'Ortolano di Rizzo & Cappello che organizzerà un cocktail di benvenuto. La mostra sarà fruibile sino all' 8 aprile 2023(via Notarbartolo 9/e, 90141 Palermo) da lunedì a sabato, dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 16:30 alle 19:30. Festivi, domenica e lunedì mattina chiusi. Ingresso libero e gratuito.

Per saperne di più guarda l'intervista al Direttore Artistico Sabrina Di Gesaro :

Le donne di Evita Andújar

 

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