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L'artista delle stelle

Pierdonato Taccogna è l'artista appartenente alla space art. Il genere nasce in America e le creazioni vengono usualmente elaborate digitalmente. L’innovazione di Taccogna sta proprio nel suo rappresentare la space art con le tecniche pittoriche che risalgono al '600 procurando nell'osservatore un effetto di grande stupore. E’ un pittore innovativo e contemporaneo, i suoi quadri moderni astratti rappresentano il firmamento, le stelle, spazio e tutto ciò che riporta a qualcosa che è oltre la terra, il tutto avvolto da un involucro quasi magico grazie agli effetti di luce e ombre e alle tecniche che egli è solito usare. Ciò che c’è dietro quest'artista lascia ancora più stupiti, perché è proprio la sua interiorità e le sue esperienze pregresse che lo hanno portato a dipingere la luce, quella luce che lui vuole rappresenti la bellezza della vita.

Come hai iniziato ad appassionarti al genere space art ? 

La mia passione nasce da un percorso precedente in cui ritrovavo la luce in qualsiasi forma. Raffiguravo ambienti interni e industriali, colpiti dalla luce, si smaterializzavano come delle stelline. In seguito sono nate delle visioni, come delle “allucinazioni”, sembravano sogni fantastici che vivevo sia in prima che in terza persona. Così la curiosità iniziò a diventare sempre più forte ed ho iniziato ad approfondire la passione per il cosmo che si è poi proiettato nella mia arte. In più, cosa più importante che ha segnato la mia arte e la mia vita è ciò che ho vissuto all’età di quindici anni. Io giocavo a calcio e il mio allenatore con cui ero molto legato venne a mancare e io scoppiai in una crisi che mi fece cadere in coma e portandomi il diabete. Fu però il regalo più bello della mia vita perché al mio risveglio il mio obiettivo fu quello di rappresentare la luce. E sempre più frequentemente ancora oggi mi capita che la mia mente si distacchi dalla realtà qualsiasi sia la situazione, facendo dei viaggi tutti a sé.

Cosa t’ispira particolarmente nella creazione delle tue opere? 

La luce ha un’elevata importanza rispetto al resto. Oltre a ricercare quella luce che vidi nel famoso tunnel bianco del mio coma, sto ricercando luce anche nella vita terrena. Il processo pittorico per me deve essere luminoso, tutto deve dare luce.

Che materiali usi per dipingere? 

Dipingo olio su tela e ultimamente sto usando la tela di lino perché riesco ad avere un supporto più omogeneo. Spesso utilizzo però anche yuta o legno. Per i colori uso i pigmenti con oli, ce ne sono alcuni che rendono più stabili e determinati colori.

A cosa è dovuto questo cambio tonale (da ombra a luce) nelle tue opere attuali?

Nel periodo precedente al lockdown per dare importanza ai colori tendevo a mettere un fondo più scuro, perché le immagini cosmiche generalmente hanno sempre degli sfondi scuri in contrasto con i colori. Nel periodo invece durante il lockdown ho cercato di mettere insieme i colori più luminosi lasciandogli però lo stesso valore di luce e ombra. Così ho creato l’insieme di colori luminosi ma che spiccassero in egual modo.

Secondo te l’arte è qualcosa che va spiegata o va lasciata all’interpretazione soggettiva?

L’arte in realtà è qualcosa che senti dentro, quindi rimarrà sempre qualcosa di soggettivo che darà emozioni differenti a chiunque guardi.

Hai progetti futuri come partecipazioni a concorsi o mostre? 

A breve parteciperò a qualche concorso con un’opera che sto terminando. Per quel che riguarda le mostre invece il mio obiettivo primario non è la parte commerciale, ma piuttosto l’esposizione nei musei delle mie opere. È mio desiderio che restino là come qualcosa da raccontare.

Che consigli daresti a coloro che vorrebbero intraprendere una carriera artistica nella vita?

Sicuramente di non smettere mai di crederci anche contro tutto e tutti. Lasciare stare qualsiasi cosa sia fuori dall’obiettivo di fare arte, deve essere un qualcosa che si sente dentro come una questione fisiologica. Se sei artista, nella tua vita ci sarà sempre l’arte.

written by Alessia Testai 

Studentessa laureanda in scienze della comunicazione per le culture e le arti, è tirocinante presso centro d’arte Raffaello. Ha maturato una grande passione per la storia dell’arte contemporanea che vorrebbe approfondire, per integrarla ai suoi studi di comunicazione e magari poter lavorare in musei o mostre al conseguimento dei suoi studi

 

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