LE CUPOLE DI PALERMO DIVENTANO ARTE CONTEMPORANEA

“Soffermarsi sul patrimonio storico della città. Quali sono i suoi punti di forza?”.

Spesso, dopo aver passeggiato tra le strade di Palermo, mi sono soffermato a pensare come questa città possieda un forte potere storico, un fascino ammaliatore, capace di sedurre anche le personalità più distratte. Di certo non si può negare come in questi anni ci sia stato un interesse crescente verso “Panormus”, cosi chiamata dagli antichi Greci, un pullulare di turismo multiculturale che proietta la città a livello mondiale attraverso scatti postati sulle piattaforme social. Piazze, palazzi, fontane, chiese e cupole letteralmente presi d’assalto, la bellezza è sotto i nostri occhi, il cambiamento evidente, il centro storico della città sempre più apprezzato. Punti di rifermento, per chi percorre la strada si confermano i mercati, la cattedrale, le chiese del Gesù di Casa Professa, di San Giuseppe dei Padri Teatini e del Carmine Maggiore a Ballarò, punti di riferimento per chi guarda dall’alto, le loro maestose cupole.

Le opere uniche diventano seriali; nascono le CUP-POP e le CUP METAL POP.

Sono proprio le cupole di Palermo, i temi delle opere uniche, prese in prestito dall’apprezzata serie ”I tesori di Palermo” che per la prima volta diventano seriali. L’idea nasce a seguito della continua richiesta di questi amati soggetti, diventati uno dei punti di forza nella mia produzione. La cupola, in questi ultimi anni, ha ispirato vari settori dall’arredamento, con la loro riproduzioni su carte da parati in scala, all’oreficeria con la collezione ELLIUS ispirata al simbolo della cupola di varie città italiane ed estere. Ho pensato che fosse arrivato anche il momento di realizzare un soggetto per il mondo dell’arte, democratico alla portata di tutti, capaci di arricchire singolarmente o in coppia, dagli studi professionali alle abitazioni private, nascono le CUP-POP e le CUP METAL POP ispirate rispettivamente alla cupola della chiesa di San Giuseppe dei Padri Teatini e alla cupola della chiesa del Gesù di Casa Professa.

“CUP-POP e CUP METAL POP” un opportunità per i collezionisti in 8 versioni.

La CUP-POP è un omaggio in chiave contemporanea alla bellezza di Palermo, un vero e proprio viaggio alla ricerca della contemporaneità applicata su di un soggetto storico. Presentata nel 2024 all’interno della rassegna “Aperitivo con l’artista” presso il centro d’arte Raffaello, la Cup-Pop sin da subito strizza l’occhio alla pop art. La cupola barocca ideata in quattro varianti differenti, giallo, verde, azzurra e rosa, pensata per una collocazione al passo con i tempi, dialoga perfettamente in ambienti classici e moderni, grazie anche al ritocco personalizzato applicato a mano con schizzi e colature, firma stilistica identificativa, che aggiunge dinamismo alla tiratura dei 100 esemplari distinti in 25 per colore. Certificata attraverso le timbrature a secco ed ideata per raccontare la cupola della chiesa di San Giuseppe dei padri Teatini, la CUP-POP fa da apri pista alla sorella, la CUP METAL POP pensata questa volta per raccontare la cupola di Casa Professa, in una nuova variante ma delle stesse dimensioni della precedente. Per questa nuova tiratura è stata utilizzata un nuovo processo digitalizzato che rende la stampa metallizzata, con il suo nuovo tocco di contemporaneità, nelle varianti viola, blue, giallo e verde, permette non solo di dialogare con quello precedente, ma di dare la possibilità ai collezionisti di poter raggiungere le diverse versioni che da quattro diventano otto.

Riassumiamo il percorso: conclusioni.

Una riflessione è dovuta. Raggiungere l’obiettivo per un artista di realizzare dalle opere uniche una serie grafica o digitalizzata è un primo traguardo relativo alla sua fama e al desiderio da parte del pubblico di collezionare qualcosa che sia accessibile, accompagnato da tanto di certificazione. Il processo di democratizzazione applicato alla serie grafica non solo accontenta chi non può fare a meno dell’arte nei propri ambienti che siano lavorativi o abitazioni, ma lo distingue per gusto e ricerca rispetto ad un tipo di scelta imposto dalla globalizzazione. L’appassionato, il collezionista, l’addetto ai lavori che non può permettersi l’opera unica, decide di sfuggire al sistema per arredare i propri ambienti, distinguendosi senza ombra di dubbio per contenuto e personalità. Impariamo a considerare la stampa digitalizzata dei nostri anni una possibilità alla portata di tutti frutto dell’innovazione e dei processi tecnologici.

Written by Marco Favata,

artista diplomato presso il liceo artistico E.Catalano di Palermo,

affascinato da sempre dalle arti visive, approfondisce

le proprie conoscenze da autodidatta appassionandosi agli artisti del 900 

e all’arte contemporanea. Dopo aver viaggiato e vissuto in diverse città,

è ritornato nella sua città dove lavora a diversi progetti artistici.