DESCRIZIONE Come andare oltre ciò che è già stato fatto nella storia dell'arte?
E' una domanda ricorrente nelle opere di Criscione. L'artista ha avviato da tempo un dialogo con il passato della scultura, traendo ispirazione da immagini classiche per poi trasformarle, cambiando loro forma e contenuto.
Il Diadumeno in questione, è un esempio dell'arte classica a cui l'artista ha voluto dare un nuovo significato. Nell'originale di Policleto vediamo un giovane atleta che si cinge la fronte con la fascia della vittoria.
In un mondo in cui il significato della parola vittoria è strettamente legato ad un conflitto, dove sta la metamorfosi? come l'uomo può diventare altro da ciò che è diventato?
Un suggerimento ci arriva dalle crepe nella scultura, da cui fuoriesce del colore, come se una forma vivente cercasse di venire fuori e trasformare il soggetto da figurativo ad astratto.
E' un invito a guardare dentro, piuttosto che all'apparenza?
Notiamo questo desiderio di introiezione anche nelle mani che tendono verso l'alto e al cui interno intravediamo rami e foglie. Come se l'uomo stesse diventando un albero.
In sostanza Criscione sembra sia alla ricerca dell'anima all'interno delle cose e che il suo intento sia quello di tirarla fuori, per essere più simile a ciò che la natra compie ogni giorno, nei suoi cambiamenti continui, dove la stasi non esiste.