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Orario Uffici:
Una nota nuova si aggiunge alla poetica stilistica di Marco Favata: l’inserimento della giostra all’interno di una tra le più note ed amate piazze d’Italia: Piazza Navona a Roma. Il racconto di Marco Favata approda ad una narrazione più ampia, capace di abbracciare nuovi scenari urbani, in un susseguirsi di visioni, vedute, sogni, ricordi vissuti dall’artista nel corso della sua carriera e del suo percorso personale. A Piazza Navona si erge la cupola della Chiesa di Sant'Agnese in Agone, qui ritratta nelle sua spettacolare architettura barocca ma, in questa occasione, la maestosità della chiesa funge da sfondo. Protagonista sorprendente dell’opera è la giostra con tutta la sua atmosfera festosa; elemento allegorico di gioia, è un inno alla vita con i suoi colori, i suoi cavalli, le strutture che si muovono in cerchio a suon di musica. Tutti gli elementi raffigurati sembrano suggerire un richiamo alla ciclicità della vita, al fluire del tempo in eterno. Suggestioni romantiche, rimandi nostalgici che rivelano lo sguardo sensibile dell’artista oltre ogni virtuosismo pittorico. Qui l’architettura cede il passo ad evocazioni sentimentali, alla celebrazione simbolica della felicità nella sua percezione collettiva. La composizione dei piani prospettici, leggermente inclinati verso uno sfondo di cielo azzurro, suggerisce un contesto gioia, un’affermazione di positività. L’opera è suggellata da colature di colori acrilici e smalti nell’inconfondibile verde Tiffany.