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La scultura è quell’espressione artistica di manipolare materiali per creare forme tridimensionali. È un'attività intrinseca alla natura dell'uomo che affonda le sue radici nella preistoria. La scultura è sempre situata in uno spazio/ambiente, che inevitabilmente interviene nella percezione dello spettatore creando una situazione scenografica. Si considerano sculture tutti pezzi scolpiti a partire dalle tecniche tradizionali: intaglio, svuotamento e modellazione, alle quali si aggiungono quelle contemporanee: scultura cinetica, land art, installazioni. A seconda del materiale o della tecnica il processo può essere substrativo oppure additivo.
La tridimensionalità è essenziale: la scultura si presenta in forma di volumi rappresentando le tre dimensioni, alto, lungo e largo. Contrariamente al dipinto e al disegno, che inventano lo spazio, la scultura occupa e crea uno spazio intorno a sé facendone parte. Ha anche una stretta relazione/dipendenza dei materiali, che condizionerà l'artista nella scelta della tecnica: ogni materiale impone un sistema di lavoro diverso però, in ogni caso, richiede un contatto diretto e uno sforzo fisico tra l'artista e il materiale. Molto spesso, questa tecnica, condivide tecniche e materiali con l'architettura. Oltre ad essere state strettamente legate ad essa da secoli; le sculture sostituiscono anche gli stessi elementi architettonici come colonne o capitelli, e generalmente gli forniscono un repertorio iconografico. Tra scultura e pittura c'è anche un importante rapporto: la pittura serve da mezzo espressivo della scultura fornendo la policromia.
Classifichiamo la scultura secondo la sua forma. Quando la figura diventa autonoma si conosce come a tutto tondo, cioè, la figura può essere apprezzata e circondata non solo di fronte ma da diversi punti di vista. Troviamo i rilievi: l’altorilievo (le figure escono dal fondo a seconda della superficie), rilievo medio (le figure spiccano in modo moderato dalla superficie, non sono lavorate interamente ma soltanto il davanti e le parti visibili) e bassorilievo (le figure appena emergono dal fondo e il rilievo è inciso o incastonato, in cui le forme sono incise sulla superficie)
C’è una grande varietà di materiali, tecniche e forme, utilizzati nel corso della storia della scultura. Dagli inizi con osso, legno, avorio o argilla sino allo splendore del marmo, bronzo ed argento, arrivando alla porcellana, vetro ed altri più contemporanei come plastica, calcestruzzo, ferro, luci con riflessi e i materiali di fortuna e naturali, utilizzati per il land-art, ready-made. La diversità dei materiali e la tecnica utilizzata per creare sculture è infinita. Si possono conservare o modernizzare con il tempo, è un’arte costantemente aggiornata.
Il bronzo è uno dei materiali di migliore qualità utilizzato fin dall'antichità. Spicca la sua durezza e per il suo alto costo ma viene scelto soprattutto perché è durevole nel tempo rispetto altri materiali. Il bronzo è una lega di rame e stagno. Sono sculture molto costose, non solo per il materiale ma anche perché il processo di realizzazione è anche molto complicato. Per quanto riguarda le finiture finali, le sculture possono presentare uno strato superficiale chiamato “patinatura”, che può essere prodotto dal tempo, oppure artificialmente. Sarà proprio la patinatura a determinare l'aspetto: brillante, liscio o ruvido. All'interno della galleria del Centro d’Arte Raffaello disponiamo d’importanti opere al bronzo, tra le quali, le sofisticate donne di Domenico Zora, sia a rilievo che a tutto tondo, e anche le figurine in bronzo di Simone Di Gesaro. Il bronzo rende alle opere un aspetto classico con una eleganza tradizionale, che viene modernizzato per il trattamento delle forme diverso da ogni artista.
Materiale piuttosto fragile, traslucido e morbido. Generalmente è stato legato all'architettura e storicamente policromato gli è stato dato un carattere ornamentale e decorativo. Si può trovare in terra siciliana ed è usato dallo scultore locale Michele Valenza, ed offriamo una esclusiva collezione d’opere ispirate alla tradizione e mitologia greca, scolpite con grande espressività.
Materiale presentato sotto forma di polvere bianca. Richiede una preparazione preliminare per l'uso: bisogna mescolarlo con acqua per farlo forgiare in una massa uniforme, semirigida. Può essere utilizzato in due modi: sia come mezzo ausiliario, per effettuare lo svuotamento (per fare stampi e copiare il modello) e sia, per modellazione. È un lavoro faticoso, il gesso si indurisce velocemente, e l'artista ha un tempo limitato per modellare l'opera. Il Centro d’Arte Raffaello dispone di opere lavorate con questo materiale, come gli Emoticon di Dalila Belato, che raffigurano espressioni di grande vitalità.
Questo materiale è ottenuto dalla cottura della argilla. Il processo di cottura avviene per mezzo di un forno specifico. L'argilla, durante la cottura, perde l'acqua della sua composizione e guadagna in impermeabilità e durezza. L'argilla è un materiale molto variegato, infatti, ne esistono molti tipi: gialli, grigi, passando per una moltitudine di tonalità rossastre, evidenziando il "rosso terracotta". È fondamentalmente terra sedimentata ricca di silicato di alluminio, e sabbia, che dona il suo tipico colore, consistenza e plasticità. L'argilla prima d'esser lavorata, una volta estratta, viene lavata, filtrata e decantata per eliminare tutte le impurità, lasciandola in ammollo per qualche giorno, affinché i granelli più spessi di sabbia si depositino sul fondo. Il Centro d’Arte Raffaello offre nel suo catalogo opere dello scultore, Alessandro Costagliola, maestro in questa tecnica, che riesce a catturare nelle sue figure grande dinamismo e movimento. La terracotta può essere combinata con altre tecniche ottenendo una diversa finitura, come nel caso della ceramica usata da Alberto Criscione nei Playground martyr, apportando brillantezza e un aspetto diverso a ciascuno di loro.