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Tempo di Rosso

Quando pensiamo al colore rosso ci vengono in mente vane associazioni. Il rosso è il colore della passione, del fuoco, del cuore, del divieto; tuttavia spesso identifica un tempo, ossia, come non pensare al Natale e all’atmosfera di fine e inizio d’anno se avulsa dal colore rosso?....In tal senso, l’ambiente domestico si veste di una luce nuova ed è spesso arricchita di numerose decorazioni, come quadri moderni astratti,  e segni evocativi che nel tema del rosso trovano l’indizio che “è in corso una festa”.

Storicamente, il colore rosso è associato al pericolo e non a caso, nei linguaggi della comunicazione ergonomica, vedono questo colore richiamare in modo efficace l’attenzione. Si pensi in auto, al tasto delle quattro frecce di posizione, o alla ormai nota espressione “…sono a rosso fisso!”.Rosso, quindi, quale attenzione polarizzata, infatti la casa, che in tempo natalizio è guarnita con decori rossi, crea nell’immediato punti di colore che vitalizzano gli ambienti, li arricchisce, poiché, questo, è un colore dominante e provocante che spesso è collegato al movimento.

Il suo uso nell'arredamento, con quadri moderni per arredamento soggiorno, specie nel salone per il chiaro motivo dei suoi: “effetti psicologici”. Recenti studi sugli effetti che esercitano i colori sugli esseri umani, dimostrano che il rosso è un colore che stimola l'appetito e la voglia di comunicare, cosa che lo rende appunto adatto agli ambienti citati. A causa dell'intensità e dell'energia che sprizza dal rosso, dobbiamo usarlo con cura ed evitare di coprire grandi superfici. Se utilizzato in grande quantità, il rosso provoca scariche di adrenalina verso il sangue, accelera il ritmo cardiaco e crea una sensazione di calore non sempre piacevole; soprattutto alle nostre latitudini lo specifico uso è sempre da centellinare. Al contrario, nei paesi anglosassoni, è noto che i temi dei rossi, come in buona parte quelli dei verdi intensi, sono di largo uso, forse proprio perché stimolano gli effetti a loro necessari.

Il rosso, nelle sue varianti bordeaux e vermiglio conferisce una sontuosità che ben si adatta ad ambienti classici e seri. In natura troviamo molte tonalità che tendono al rossiccio, come il cielo al tramonto o la terra cotta, ma è difficile incontrare abbondanza di rosso puro. Il rosso appare sotto forma di piccole pennellate che decorano il paesaggio, come per esempio i papaveri che macchiano un prato verde. Ed è in tal senso che la casa potrà copiare l’uso del rosso, puntinando qua e là con oggetti rossi. Al contrario, nel mondo dell'arte troviamo numerosi artisti che sono attratti dall'energia del rosso allo stato più puro. Tra loro, figure di spicco come Tiziano, Mondrian, Calder, Mirò o Lichtenstein, giocano con la combinazione dei colori basici nel loro stato puro insieme al bianco e al nero.

Pensate alla freschezza del pennellato “rosso Tiziano”, di cui lo storico tedesco M. Dvoràk nel 1920 né esalta le filosofie e l’espressività: -“…il suo rosso (Tiziano) è una forza motoria, è qualcosa di più di un semplice colore capace di risvegliare la percezione sensibile…il suo rosso, è un fluido immateriale, che anche se avulso dalla composizione principale, può, da solo, creare in noi partecipazione spirituale, risveglio emotivo…”. Quanto sopradetto, può non valere quindi per i quadri, le pareti possono in tale ottica, esser ricchissime di pennellate di rosso, anzi!. Il rosso puro è ideale per tendenze estreme di giochi di colori e contrasti. Toni come il rosso scarlatto può risultare magari troppo intensi, è più consigliabile usarli con piccoli dettagli che conferiscono energia all'insieme o optare per tonalità meno intense e appariscenti.

In tempo natalizio, in casa sarà così necessario polverizzare, macchiettare di rosso gli ambienti con composizioni, dettagli, elementi, decori, oggetti (anche di tipo inusuale e diverso: bottiglie di vino, drappeggi, ciottoli, libri, ceramiche maiolicate, cesti di vimini trattato, ecc…), al fine di non utilizzare le banali decorazioni tipiche da supermercato o da grandi magazzini con le tipiche lucette variopinte. In particolare se il tutto è condito con la fragilità delle candele, e sul mercato vi sono tipologie delle più disparate, con la debole luminescenza prodotta dalla cera in trasparenza, gli effetti non possono che essere amplificati.  La candela se pur nella sua semplicità genera sofisticate atmosfere su cui puntare e senza alcun dubbio rigidamente “ già usate”, ove il percolaggio ha già fatto la sua comparsa, la cosa va affrontata con un minimo di estro e buon gusto, ma certamente con il principio del “fai da te”.

written by Walter Angelico

Emanuele Walter Angelico, architetto PhD, si laurea a Palermo dove vive e lavora – è docente in Architettura e si occupa di tecnologie e di design. Completano la formazione e figura di Ricercatore/Progettista una intensa attività di partecipazione a Convegni Nazionali e Internazionali, unitamente alla pubblicazione di articoli e saggi su volumi e riviste di settore.

 

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