Vita Vassallo

Vita Vassallo nasce nel 1973 a Palermo, dove attualmente vive e lavora. Fin da bambina rimane affascinata dai colori e dai forti contrasti di cui la sua meravigliosa isola, la Sicilia, è ricca. Il suo interesse per l'arte e l'artigianato è il naturale frutto della tradizione di famiglia. Il nonno G. Arcilesi con i fratelli ed il cognato G. Manfrè, allievo di Guttuso, allestiscono e decorano i tradizionali carretti siciliani, in un laboratorio di Alcamo.

Da qui l'amore per una tavolozza di colori tipicamente mediterranea ed un forte interesse per il figurativo, con una continua ricerca della narrazione. Narrazione che dall'epica cavalleresca tramandata dai dipinti della sua famiglia, che si possono ammirare presso il museo D'Aumale di Terrasini e il museo Giuseppe Pitrè di Palermo, adesso, con Vassallo, diventa narrazione dell'"Io". Narrazione dell'essere umano concepito come una creatura molto articolata ma, a volte, poco consapevole di questa sua meravigliosa complessità.

Una complessità di cui l'uomo deve andare fiero e da cui attingere illimitate risorse; come una membrana permeabile formata da diversi strati comunicanti fra loro e a cui sempre di nuovi se ne aggiungono. Esperienze, sensazioni, emozioni... rappresenta questa complessità attraverso strati di colore articolati e anch'essi comunicanti fra loro, dove lo strato di fondo interagisce anche con la superficie e viceversa.

Grazie ad accostamenti di colori con forti contrasti per valori tonali, per saturazione, per colori caldi e freddi e grazie anche all'uso di schemi compositivi e alla scelta di tagli prospettici che giocano con spazi pieni e vuoti, propone delle figure armoniose che sembrano nascere spontaneamente, in modo leggero. Una ricerca di contenuti affrontati appunto con leggerezza, dove profondo non è sinonimo di pesante.

I materiali prediletti sono colori vinilici, che ben si prestano al suo lavoro, avendo come caratteristica quella di risultare molto aggrappanti ai supporti, ma allo stesso tempo molto elastici, favorendo la stratificazione. In un costante dialogo fra vissuti e nuove esperienze, è molto legata ai luoghi dell'infanzia ma sempre alla ricerca di posti nuovi da cui trarre nuove sensazioni e spunti per il suo lavoro, in un continuo altalenio fra il sostare e il divenire, sia a livello umano che professionale.