Navarra

Canto di cicale

Il racconto della sua Sicilia, una Sicilia che lo ha accolto con amore, la terra madre a cui sente di appartenere da oltre trent’anni, è focus della sua rappresentazione pittorica. Qui è rappresentata nella sua natura più tipica: una terra calda, assolata, brulla ed arida nell’entroterra, qui le zolle di terra evidenti nei loro tratti si scagliano sullo sfondo della tela a rivelare l’identità stessa di quest’isola. Il sole la scalda fino a spaccare la terra secca, paesaggio ben noto ai siciliani. Fonte di fatiche e sostentamento, la terra in estate diventa ostile, difficile da domare, entità dalla forte volontà che erge la testa ed esige rispetto. La gamma cromatica e compositiva di quest’opera si riconduce all’essenziale: pochi soggetti, pochissime cromie, seppur scandagliate in una scala molto ricca di gradazioni, una privazione di elementi decorativi e romantici che riduce agli elementi primordiali. La terra, il cielo, un campo di sterpaglie, pochi alberi d’ulivo che conforto conforto, testimoni secolari di un tempo eterno. Opera realizzata con colori ad olio su tela.